Settembre è il classico mese “del rientro”, il periodo dell’anno in cui ci si congeda, spesso malvolentieri, dall’estate, e si riprende la routine quotidiana.

È noto il fatto che questa fase sia piuttosto particolare dal punto di vista emotivo e neppure gli animali domestici sono immuni da questo stress di transizione: in un articolo pubblicato su Ansa.it una specialista ha infatti messo in evidenza il fatto che i cani più giovani tendano a risentire in modo piuttosto importante di questa fase.

Ovviamente qualsiasi cane può vivere questo momento con un certo impatto emotivo, ma secondo la Dott.ssa Sabrina Giussani, Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale, gli esemplari più giovani sono quelli maggiormente a rischio in quanto non hanno ancora ben realizzato il fatto che ad una piacevole partenza corrisponde sempre un ritorno alla quotidianità.

Perché i cani sviluppano questo malessere

Ma quali sono le ragioni per cui i giovani cani possono vivere questo malessere in questo periodo dell’anno?

La risposta a questo quesito non differisce di molto rispetto ai motivi per cui le persone, adulte o giovanissime che siano, vivono tale fase con una certa criticità: dopo aver trascorso dei giorni all’insegna della spensieratezza e del divertimento, magari al mare o in montagna in una bella casa con giardino, oppure in una struttura ricettiva, far ritorno alla città e a tutti i propri doveri può non essere facile.

Anche il cane, dunque, risente del fatto di dover far ritorno tra le mura domestiche dopo un periodo trascorso all’aria aperta, ma c’è anche un’altra, importantissima ragione per cui questa fase dell’anno sa essere critica per gli amici a 4 zampe, ed è quella correlata al tempo che l’animale trascorre col suo padrone.

Durante le vacanze, infatti, i cani trascorrono moltissimo tempo con i loro “amici umani” condividendo con loro molte esperienze suggestive, di conseguenza uno dei traumi più rilevanti per i cani più giovani corrisponde senza dubbio al fatto di dover fronteggiare l’assenza del proprio padrone per buona parte della giornata.

Come si manifesta lo “stress da rientro”

Come sottolineato dalla specialista che ha espresso il proprio parere a riguardo, il cane può manifestare questa sua sensazione di malessere in due diversi modi.

Da un lato può mostrarsi svogliato e inibito e può vivere con grande sofferenza l’assenza del padrone, restando pressoché inattivo fino al suo ritorno; una manifestazione di questo tipo può dunque essere paragonata alle crisi depressive che possono riguardare una persona.

All’opposto, invece, il cane può vivere l’assenza del padrone con agitazione, rivelandosi irrequieto, abbaiando spesso e magari causando dei piccoli danni in casa, ad esempio rompendo alcuni oggetti oppure facendo i propri bisogni fuori dagli spazi dedicati.

Come fronteggiare questa fase

Per fronteggiare questi periodi è importante fare in modo che al cane non manchi nulla: possono essere delle preziose “coccole”, ad esempio, pulire accuratamente i suoi spazi, o magari acquistare per lui dei giochi o altri accessori che possano intrattenerlo.

Anche la cura dell’alimentazione può essere utile, dunque è possibile proporre delle “leccornie” con una maggiore frequenza, si pensi ad esempio al mangime per cani di tipo umido concepito appositamente per gli esemplari giovani, come quello disponibile nell’e-commerce PetIngros.

Per fare in modo che i cani non risentano oltremodo dello “stress da rientro”, tuttavia, è utile anche agire in maniera preventiva: è giusto che in vacanza si trascorrano tanti momenti divertenti con il proprio cane, ma è bene anche prevedere alcuni momenti di distacco nell’arco della giornata.

Un comportamento come questo, d’altronde, è paragonabile a quello del genitore che non fa mai mancare il proprio affetto al proprio figlio ma che, allo stesso tempo, lo abitua gradualmente ad essere autonomo.