Rispetto a pochi anni addietro, i sistemi di illuminazione smart hanno fatto passi da gigante. Controllare le lampade wifi tramite semplice app smartphone o persino mediante comandi vocali, è ormai realtà. Si tratta di lampade che, nel tempo, si sono adattate all’utenza e ai suoi bisogni, compresi quelli riguardanti gli sprechi energetici e il controllo remoto quando ci si trova lontani dall’abitazione. Le lampade wifi non hanno bisogno di particolari tecnologie a supporto: si adattano alla maggioranza dei sistemi elettrici casalinghi e necessitano di una buona connessione wifi.

Visitando un negozio specializzato ci si rende conto che esistono tante tipologie di lampade intelligenti e tante fasce di prezzo: si deve solamente scegliere quale modello acquistare (con l’aiuto del portale Shopping Tecnologico, ad esempio) compatibili con il proprio sistema smart home o smartphone.

Ma quali sono le tipologie di controllo di una lampadina smart? Distinguiamo tre diverse tipologie.

Lampade wifi gestibili con app proprietaria

Una volta inserite, le lampadine si interfacciano con il router wifi di casa (a sua volta connesso ad Internet) e, grazie ad esso, comunicano con il servizio cloud del sistema proprietario. Grazie all’app mobile, ci si connette a propria volta al suddetto servizio cloud. La connessione tra utente e lampadina smart è insomma diretta (mediata dal solo router), e non necessita di altri strumenti aggiuntivi.

La semplicità e l’immediatezza di tale tipo di collegamento rende le lampade wifi controllabili da app, le preferite dall’utenza. Tuttavia, hanno dei limiti. È necessario precisare che la connessione ad Internet debba essere sempre presente, in sua assenza infatti il controllo remoto dall’applicazione sarebbe impossibile. Inoltre, a seconda della velocità nella trasmissione dati, si potrebbe verificare un tempo di latenza più o meno lungo: l’effettiva esecuzione del comando, inserito nell’app, potrebbe insomma non essere immediata.

Lampade wifi con hub

Parliamo essenzialmente di tutte quelle lampadine che seguono il protocollo Zigbee: comunicano attraverso un hub (opportunamente certificato), il quale si interfaccia con il router wifi domestico. Grazie ad esso, accedono ai servizi cloud proprietari. Lo smartphone, munito di app, può a questo punto connettersi a tali servizi via Internet oppure collegarsi direttamente all’hub.

I limiti sono sono gli stessi visti nelle lampadine che si collegano solo ed unicamente al router e sono gestibili da app ma, a differenza di queste, le lampade wifi con hub hanno alcuni piccoli privilegi in più. Primo fra tutti, la presenza del protocollo Zigbee, ovvero un protocollo standard di comunicazione adottato da svariate aziende del settore, che garantisce una notevole interoperabilità tra dispositivi appartenenti a marchi diversi, portando in alcuni casi ad un notevole risparmio economico nell’acquisto dei dispositivi che non devono dunque appartenere allo stesso produttore. Altro elemento importantissimo, è dato nella natura stessa del protocollo wireless Zigbee: si tratta infatti di una rete mesh in cui ciascun noto partecipa attivamente alla distribuzione, nonché archiviazione, delle informazioni. Ciò, assicura una connessione stabile e sicura tra voi e le lampade wifi. L’unico grande punto a sfavore è da ritrovarsi nel costo d’acquisto superiore.

Lampade wifi e assistenti virtuali

Premesso che entrambe le tipologie di lampade wifi appena viste possono essere gestite con Google Home e Amazon Alexa, spendiamo qualche parola per spiegare come scegliere il sistema di illuminazione smart in base all’assistenza virtuale in possesso.

Il primo passo da seguire è prestare attenzione alla confezione del prodotto (o alla sua descrizione, in caso di acquisti online), su di essa infatti deve essere presente la corrispondente certificazione attestante la compatibilità con i sistemi Google Home o Amazon Alexa. Stesso discorso vale per i prodotti compatibili con Apple Homekit che, tuttavia sono limitati nella gestione ai soli dispositivi Apple. Se quindi avete intenzione di acquistare una lampadina smart ma nella vostra abitazione sono presenti solo device Android, sarebbe opportuno optare per device compatibili con Google Assistant o Alexa.

Oltre Alexa e Google, esiste anche Siri: per capire se un prodotto è compatibile con la domotica Apple, basta guardare se sulla confezione è riportata la dicitura “Made for HomeKit”.