Siamo tutti un po’ psicologi. Molte persone hanno detto o sentito dire o hanno pronunciato questa frase. Eppure in molti non hanno ben chiaro di cosa si occupi la psicoterapia.

La psicoterapia è la cosiddetta ‘terapia della parola’ la cui origine si può ritrovare nell’ipnosi che veniva praticata nell’800. Oggi però le cose sono cambiate e molto. Dal secolo scorso la psicoterapia ha iniziato ad utilizzare anch’essa il metodo sperimentale – seppur con certi limiti – per poter rispondere al meglio alle necessità dei pazienti.

Che cos’è la psicoterapia?

La psicoterapia è l’approccio clinico e specialistico della psicologia. La psicoterapia è quella terapia che utilizza la relazione terapeutica tra terapeuta e paziente assieme a tecniche specifiche che rientrano nelle competenze del professionista. Il fine della psicoterapia è di produrre dei cambiamenti duraturi nella persona cambiando alcuni modi di pensare, di reagire emotivamente e di agire.

Molto spesso il fine della psicoterapia è di aiutare il paziente a sconfiggere dei problemi emotivi specifici come la depressione o alcuni problemi specifici d’ansia. Ma può anche essere finalizzata a sviluppare alcune capacità e migliorare invece l’adattamento della persona.

Un altro esempio può essere dato dalla terapia di coppia, dove il fine è agevolare una migliore comprensione e facilitare la comunicazione tra i coniugi. Obiettivo non è salvare la coppia come spesso si crede, ma il giusto compromesso che valorizzi la libera scelta di entrambi.

Psicologo e psicoterapeuta: un po’ di chiarezza

Spesso il termine psicologo e psicoterapeuta vengono utilizzati in maniera interscambiabile. Lo psicologo è il professionista che ha terminato la laurea magistrale (quindi 3+2 anni di Università) e che dopo un anno di tirocinio ha superato l’esame di stato per l’abilitazione. In seguito al superamento dell’esame, può iscriversi all’Albo degli Psicologi e lavorare come psicologo in maniera indipendente.

Lo psicoterapeuta invece è un medico o uno psicologo che ha seguito l’adeguata formazione quadriennale post-laurea in psicoterapia ed è quindi abilitato ad esercitare la psicoterapia. Tra psicologo e psicoterapeuta c’è la stessa differenza che c’è tra un medico di base e un medico specialista.

Come funziona la psicoterapia

Diversi tipi di psicoterapia

La psicoterapia è sempre stata divisa in scuole – detti ‘orientamenti’ – differenti. Semplificando si possono raggruppare in tre gruppi:

  1. La psicoterapia cognitiva e comportamentale
  2. La psicoanalisi
  3. Le psicoterapia umanistiche

La psicoterapia cognitiva e comportamentale

La psicoterapia cognitiva e comportamentale è nata in contrapposizione alla psicoanalisi ritenuta poco scientifica. Rappresenta il tentativo della psicoterapia di applicare il metodo sperimentale – come in medicina – e di fondare una pratica clinica sulla ricerca di base in psicologia. Il modello scientifico attualmente sostenuto dalla ricerca è infatti la psicologia cognitiva.

La psicologia comportamentale è invece il primo modello sperimentale della psicologia, che visti i pochi strumenti dell’epoca per mantenere una validità scientifica, si occupava solo del comportamento che era più facile da indagare.

La psicoanalisi

La psicoanalisi è la forma di terapia più famosa in assoluto e la sua fama si è estesa anche al di fuori della cerchia di soli psicologi e terapeuti. Questa terapia origina dalla teoria e dalla pratica clinica di Sigmund Freud e dei suoi successori. La teoria freudiana si basa sulla concezione del sintomo di sofferenza emotiva come segno di conflitti inconsci. La strada per la cura diventa quindi l’interpretazione della mente del paziente per portare alla luce ciò che è stato rimosso.

Secondo Freud la nostra mente è formata dall’Io, che rappresenta la parte adulta e sana, che obbedisce al principio di realtà. L’Es, che rappresenta la parte più ‘animale’ degli impulsi e della pulsioni, dedita solo al piacere. E il Super Io, che rappresenta un giudice interiorizzato e moralmente rigido, sempre pronto a valutare inostri pensieri e le nostre azioni.

Le psicoterapie umanistiche

Altre terapie sono quelle dette umanistiche, che partono dal presupposto che l’essere umano sia di per sé in grado di raggiungere il miglior adattamento nelle giuste condizioni. Questi terapeuti quindi pongono l’enfasi sul calore della relazione, sull’ascolto e sull’empatia. Basta creare una relazione empatica in cui il paziente sia accettato in maniera incondizionata perché questo possa riprendere in mano la propria vita e orientarla nel migliore dei modi.

Alcuni studi hanno evidenziato un’efficacia maggiore per le terapie a orientamento cognitivo comportamentale mentre altri hanno dimostrato l’efficacia della psicoterapia dinamica breve, un tipo di psicoanalisi moderno.