Ami la birra ma non sai mai, quando sei al pub o in negozio, quale comprare? Il settore delle birre è infatti molto variegato e ci sono moltissime tipologie: dalle tantissime versioni di birre artigianali a quelle delle birre commerciali e industriali. C’è davvero l’imbarazzo della scelta ed è utile avere qualche elemento in più per orientarsi nella decisione.

Le informazioni principali

Per scegliere la birra è necessario partire dall’etichetta. Qui, infatti, ci sono diverse informazioni utili non solo per la provenienza e le caratteristiche di una bevanda utilizzata già dagli antichi, ma anche per poter fare un confronto, anche di tipo economico, con altre birre. Nell’etichetta, infatti, vi è riportata la denominazione della birra (birra doppio malto, birra speciale, eccetera), ma anche il volume (il contenuto della bottiglia o del fustino da 5 litri), il grado alcolico, il produttore e le informazioni nutrizionali, ma anche il termine di conservazione, la temperatura di servizio e l’indicazione di eventuali ingredienti potenzialmente responsabili di intolleranze e allergie.

Le tipologie di birra

A questo punto possiamo entrare più nel dettaglio e scoprire quali sono le principali tipologie di birre. Una classificazione cui è possibile imbattersi è quella prevista dalla legge italiana mediante i gradi Plato, ovvero la quantità di estratto originale che è presente in 100 grammi di mosto. Questa classificazione delle birre made in Italy porta ad avere: birre analcoliche (grado Plato tra 3 e 8), birre leggere (grado Plato tra 5 e 10.5), birre (grado Plato superiore a 10.5), birre speciali (grado Plato superiore a 12.5), birre doppio malto (grado Plato superiore a 14.5).

Birre crude e senza glutine

Particolari tipologie di birre sono poi le cosiddette birre crude e le birre senza glutine. Non rientrano nella classificazione prevista dalla legge ma indicano birre sottoposte al processo termico della pastorizzazione (birre crude) o quelle con una presenza di glutine inferiore a 20 ppm (birre senza glutine).

Il tipo di fermentazione

L’altra grande distinzione nella classificazione delle birre è quella legata al tipo di fermentazione. In questo ambito le birre possono essere a bassa fermentazione, alta fermentazione e fermentazione spontanea.

Le birre a bassa fermentazione sono le più diffuse e tra queste rientrano la Lager, la Pilsner, la Bock, la Dortmunder e la Münchner. Le principali birre ad alta fermentazione, invece, sono la Ale, la Weissbier, la Verliner weisse, la Stout, le birre trappiste, le birre d’abbazia e la Triple. Infine le birre a fermentazione spontanea sono prevalentemente la Lambic, La Gueuze e la Faro.

Il colore della birra

Per quel che riguarda il colore, invece, le birre chiare hanno un gusto solitamente più delicato e, viceversa, quelle scure un gusto più deciso e intenso.

Con questa panoramica di informazioni puoi iniziare a orientarti nel mondo delle birre capendo le varie distinzioni e caratteristiche e, sulla base dei gusti e preferenze, orientare la scelta verso questa o quella tipologia. In questo modo dopo aver assaggiato e apprezzato una birra sarà più facile, seguendo quelle caratteristiche, trovarne altre di gradimento e sperimentare nuovi sapori.