Di tecnica del pomodoro se ne è parlato tantissimo ma questa volta vogliamo aggiungere qualche dettaglio in più per far sì che tu possa veramente trarne beneficio. Per chi non la conosce questa tecnica prende il nome dal timer da cucina a forma di pomodoro che l’ideatore utilizzò per aiutare il suo cervello a concentrarsi. In breve la tecnica consiste nello stabilire momenti di lavoro e momenti di pausa grazie all’aiuto di un timer. Se alterni quarantacinque minuti di produttività e dieci di relax, a fine giornata lavorativa, ti renderai conto di quanto questa tecnica sia effettivamente potente. Tra il dire e il fare, tuttavia, c’è di mezzo una serie di variabili di cui non si può non tenere conto. Per questo la tecnica del pomodoro è stata di ispirazione per psicologi e motivatori di tutto il mondo che hanno approfondito le potenzialità per aiutare le persone a non procrastinare davanti a una consegna. Ecco perché abbiamo deciso anche noi di riprendere in mano l’argomento e spaziare tra mente e concentrazione col fine di aiutarti concretamente a non perdere tempo quando hai un compito da portare a termine.

Le conseguenze della procrastinazione

La tecnica del pomodoro presuppone che il nostro cervello, soprattutto in un era come la nostra, non sia in grado di sostenere la stessa concentrazione per troppo tempo consecutivo. La scuola italiana non tiene conto di questa difficoltà e continua a propinare orari di lezione interminabili, durante i quali la maggior parte delle nozioni spiegate finisce nel dimenticatoio. Lo stesso vale per i liberi professionisti ed i dipendenti che, come tutti sappiamo, arrivano sempre a ridosso di una consegna per iniziare a lavorare concretamente. Sia gli studenti che i lavoratori, quindi, si ritrovano a dover svolgere un lavoro nella metà del tempo e sotto la pressione dell’imminente scadenza. Questo si ripercuote così negativamente da indurre molte persone a soffrire di ansia, perdita di memoria e risultati scadenti. Perché ci piace soffrire così? Difficile spiegarlo in due righe. Il punto è che a mano a mano che la tecnologia ci semplifica la vita perdiamo l’abitudine di “faticare” per ottenere qualcosa. Come mettersi al riparo da questa sempre maggiore incapacità di concentrazione?

Punirsi non serve a niente

Inutile dirti che quando sei davanti ad un lavoro da portare a termine, dovresti spegnere qualsiasi distrazione e assicurarti di avere la testa esclusivamente concentrata su quanto ti appresti a fare. Questo perché nessuno di noi potrebbe negare di cedere alla tentazione di dare una sbirciatina su Facebook o fumare una sigaretta quando non ne possiamo più. Inutile negare una cosa piuttosto comune e naturale perché questo atteggiamento sarebbe ancora più dannoso. Quando ci poniamo obiettivi punitivi e di difficile realizzazione il cervello entra in modalità negativa e sarà sempre meno propenso ad essere di aiuto. Se invece ragionassimo in termini positivi ci accorgeremmo che la mente si apre spontaneamente e diventa la nostra migliore alleata. Per questo la tecnica del pomodoro serve proprio a far capire al tuo cervello che c’è un momento in cui si lavora e uno in cui ti godi il premio della tua produttività. Se mantieni un buon ritmo di quarantacinque minuti, il massimo che la mente possa sostenere, potrai concederti l’occhiata sui social e, si, anche la sigaretta. I dieci minuti di pausa che ti sarai guadagnato dovranno essere spesi nella più totale libertà, perché il cervello possa davvero distrarsi e riposare.

Come fare tesoro di una tecnica così semplice?

Questa tecnica è universale e può comportare grandi benefici sia a te che alle persone che ti stanno attorno. Se hai un’azienda e ogni giorno hai a che fare con dei collaboratori, capirai bene il senso di frustrazione che si prova nel vederli balzare sulla sedia solo quando tu sei nei paraggi, vero? Ebbene il fatto che essi si attivino solo in tua presenza non è affatto positivo e significa che hanno bisogno di una leadership più sicura e più netta. Un modo per migliorare questo problema potrebbe proprio essere quello di regalare un timer da cucina e spiegare la tecnica del pomodoro. Per gestire un’azienda bisogna imparare a non farsi cogliere dalle emozioni e, al tempo stesso, bisogna sviluppare una buona intelligenza emotiva.  Dove trovi un bel timer da personalizzare? Noi ti suggeriamo PiPromotion, un portale che vale la pena di visitare per la vasta offerta di gadget e soluzioni a buon mercato che offre. Ultimo consiglio: prima di regalare il timer ai collaboratori prova la tecnica tu stesso e dimostra loro che funziona. Solo così i risultati non tarderanno ad arrivare.