Il conto alla rovescia per le ferie è finalmente terminato e anche quest’anno milioni di italiani si metteranno in marcia per raggiungere la meta delle agognate vacanze agostane: facile prevedere traffico intenso e bollini rossi sulle principali arterie stradali del Belpaese, perché da sempre il viaggio in auto rappresenta una parte importante dell’esperienza.

Le vacanze intelligenti in auto. E se l’espressione partenza intelligente è entrata a far parte del dizionario comune di noi tutti, ci sono altri comportamenti “intelligenti” legati alle vacanze in auto su cui è necessario continuare a fare luce e sensibilizzare l’opinione pubblica. Un obiettivo verso cui lavora, quasi da 20 anni, il progetto Vacanze Sicure di Assogomma e Federpneus con il Servizio Polizia Stradale, di cui presentiamo i risultati più interessanti (e preoccupanti).

Sicurezza al volante per le ferie. La prima regola per partire sicuri in vacanza è il controllo degli pneumatici, sostengono i promotori del progetto. E anche se l’interesse per questa componente è in aumento, come testimonia anche la diffusione dell’ecommerce di gomme per auto, trainata in Italia dal sito Euroimport Pneumatici, ci sono ancora delle zone d’ombra sulle quali è necessario intervenire.

La campagna sull’importanza di controllare le gomme. Il dato più sconfortante e inquietante che emerge dagli oltre diecimila controlli eseguiti in sette regioni italiane riguarda la percentuale di pneumatici lisci, che arriva a toccare una media del 9 per cento, con picchi superiori al 20 in alcune Province. Molto alte anche le irregolarità che riguardano il cosiddetto equipaggiamento non omogeneo, ovvero il montaggio di pneumatici di marche o modelli diversi sullo stesso asse o di gomme “miste” per stagionalità (invernali ed estive), che raggiunge il 4,5 per cento in media.

In Italia un’auto su cinque ha problemi. L’elenco di errori comprende anche il 2,7 per cento di guidatori al volante di auto con pneumatici non conformi alla carta di circolazione; il 3,3 per cento del campione è risultato con gomme non omologate e il 4,4 per cento presentava pneumatici danneggiati visibilmente. I controlli della campagna 2019 hanno messo in luce anche un altro fenomeno rilevante: l’utilizzo nei mesi estivi di un equipaggiamento invernale, contro ogni regola di circolazione e di buon senso. Più di una vettura su tre tra quelle fermate (il 36 per cento, per la precisione), era equipaggiato con pneumatici invernali, con distribuzione “equa” tra quelli forniti di sola marcatura M+S e quelli che riportavano anche il pittogramma alpino.

Aspetti fondamentali per la sicurezza. Perché è importante conoscere queste informazioni e, soprattutto, cosa c’è di problematico? Lo spiega Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, che evidenzia come nel nostro Paese “il parco auto invecchia ogni anno mentre la corretta manutenzione diminuisce, con il risultato che dai controlli emerge che 1 auto su 5 ha problemi alle gomme“. Più diretto Giovanni Busacca, Direttore del Servizio Polizia Stradale, che aggiunge che “viaggiare con pneumatici in perfetto stato di efficienza è una condizione fondamentale per sicurezza dei nostri spostamenti“.

I rischi di pneumatici non efficienti. Busacca non usa giri di parole per sottolineare come “ogni aspetto che influisca sulla sicurezza stradale non va trascurato: guidare con pneumatici lisci, danneggiati, non conformi a quanto previsto dalla normativa, espone i conducenti ad un elevato rischio di incidente stradale e costituisce un gesto di irresponsabilità che si ripercuote negativamente su tutto il sistema della circolazione, di cui tutti siamo parte integrante. Il cedimento di un pneumatico o l’usura oltre il limite di legge del battistrada, infatti, possono causare incidenti stradali anche gravi”, conclude il direttore della Polstrada.